Da venerdì 15 ottobre scatta l’obbligatorietà del Green Pass per tutti i lavoratori.
Il Presidente Draghi ieri 12 ottobre 2021 ha firmato il nuovo DPCM che regolamenta gli accessi dei lavoratori pubblici e privati in azienda, tutte le info e FAQ sono disponibili a questo link:

https://www.governo.it/it/articolo/green-passil-presidente-draghi-firma-il-dpcm-sulle-linee-guida-il-personale-della-pa/18212

 

Riportiamo alcuni aspetti salienti del nuovo decreto:

Chi è soggetto alla verifica?

Lavoratori dipendenti pubblici e privati
dipendenti delle imprese che hanno in appalto i servizi esterni di pulizia, di ristorazione, di manutenzione di rifornimento dei distributori automatici
consulenti e collaboratori e i prestatori o frequentatori di corsi di formazione
corrieri che recapitano all’interno delle aziende e amministrazioni posta d’ufficio o privata

 

I parrucchieri, gli estetisti e gli altri operatori del settore dei servizi alla persona devono controllare il green pass dei propri clienti? E i clienti, devono controllare il green pass di tali operatori?

Il titolare dell’attività deve controllare il pass dei propri eventuali dipendenti ma non deve richiederlo ai clienti, né questi ultimi sono tenuti a chiederlo a chi svolge l’attività lavorativa in questione.

 

I clienti devono verificare il green pass dei tassisti o degli autisti di vetture a noleggio con conducente?
I clienti non sono tenuti a verificare il green pass dei tassisti o dei conducenti di NCC.

 

È necessario verificare il green pass dei lavoratori autonomi che prestano i propri servizi a un’azienda e che per questo devono accedere alle sedi della stessa?
Sì, tutti coloro che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato nelle sedi dell’azienda sono soggetti al controllo.

 

Quali sanzioni rischia il datore di lavoro che non effettua le verifiche previste per legge?

Il datore di lavoro che non controlla il rispetto delle regole sul green pass è punito con una sanzione amministrativa che va da 400 a 1.000 euro.

 

Cose pratiche da fare in azienda:

  • Comunicare ai dipendenti e collaboratori le norme sul green pass.
  • Attivare le procedure per l’organizzazione delle verifiche del green pass
  • Conferire per iscritto l’incarico al personale addetto alla verifica del green pass
  • Istruire il personale addetto alla verifica sulle modalità operative
  • Registrare nominativi, data e validità dei controlli eseguiti

 

Il datore di lavoro dovrà limitarsi al solo controllo del green pass tramite l’app “verificaC19” senza mai richiedere informazioni personali come ad esempio, vaccinazione/tamponi eseguiti.

 

Punti chiave:

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Lorenzo Tricarico

Formatore in materie Salute e Sicurezza sul Lavoro
info@centroprimosoccorso.it